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Per Abbazie, Birrifici, Miniere E Mulini A Vento.

Desideravamo fare un "viaggio della memoria" attraverso le miniere di carbone del Belgio, dove mio padre lavorò dal 1948 fino al 1956, visitando anche alcuni birrifici trappisti e concedendoci una visita nella "terra dei tulipani".

Pubblicato da dallape il 17/08/18

Belgio: Virton, Orval, Florenville, Bouillon, Han sur Lesse, Barvaux, Durbuy, Brasserie d'Achouffe, Blegny-Mine, Charleroi, Bois du Cazier di Marcinelle, Grimbergen, Bruxelles, Brugge, Damme - Olanda: Middelburg, Veere, Kinderdijk, Gouda, Vleutenseveg, Aalsmeer, Amsterdam, Marken, Giethoorn
Periodo viaggio 10/08/17 il 27/08/17

PROTAGONISTI: Lorenzo, autista e logistica viaggio; Edy, organizzazione pratica e "navigatore", Dixie, pelosa antifurto e addetta alla compagnia.
VEICOLO: Hymer B644 del 1991, instancabile ed insostituibile.
NAVIGATORE SATELLITARE: nessuno, non mi piace farmi guidare dai navigatori, uso solo atlanti stradali molto dettagliati. Per questo viaggio mi sono servito dell'atlante stradale Benelux, scala 1:200.000, edito da Michelin, edizione 2017. 
 
10 agosto
Dopo aver lungamente progettato e sognato questa vacanza, la sera di giovedì 10 agosto, dopo aver chiuso la giornata lavorativa, si parte da Predazzo (val di Fiemme, Trentino) alla volta del Brennero. A Vipiteno lasciamo l'autostrada per il pernottamento (non pernottiamo mai nelle aree autostradali) e ci fermiamo nel parcheggio degl'impianti sportivi (statale 12, incrocio con via Kofler)
11 agosto
Di buon mattino sveglia, colazione e ripartenza; oggi ci aspetta una lunga tappa di avvicinamento. Decidiamo, come sempre quando facciamo il Brennero, di usare la statale 12, così evitiamo di pagare il pedaggio italiano, ponte Europa e Bollino austriaco. La strada è sempre scorrevole e quasi priva di traffico. Stavolta però ci attende un imprevisto: a Matrei am Brenner la strada 182 che dal Brennero porta ad Innsbruck è interrotta per frana, per cui, giocoforza, dobbiamo salire sull'autostrada e passare dal ponte Europa. Ad Innsbruck sud abbandoniamo l'autostrada (da qui in avanti sarebbe altrimenti necessario il possesso della "vignetta" per il pedaggio), ed attraversiamo Innsbruck, città che conosciamo molto bene. Usciamo dalla città servendoci della statale 171 in direzione di Telfs. Poi la statale 189 direzione Nassereith e successivamente la statale 179 del Fernpass. La strada è buona, non presenta pendenze né difficoltà impegnative, tuttavia è spesso trafficata, e stavolta lo è più del solito per via della chiusura del tunnel dell'Arlberg che costringe a transitare su questa strada anche chi è diretto verso il lago di Costanza. Ci fermiamo per il pranzo in un area di sosta presso Bichlbach, costantemente sotto una pioggia incessante che ci accompagna fin da ieri sera. Poi via, si riparte; sconfiniamo in Germania, autostrada 7, poi autostrada 8 (che si rivelerà un incubo, per via di continui cantieri che causano code interminabili), dove, lungo la coda, affianchiamo un vecchio Nord Camper Sven Hedin di una giovane coppia di Bassano del Grappa diretti ad un raduno di camper Volkswagen, con i quali, a tratti, chiacchieriamo per diversi chilometri. A Karlsruhe ne abbiamo abbastanza, lasciamo l'autostrada, prendiamo la strada 10, la 65 e la 427, poco più di una stradina di campagna, e giungiamo a Bad Bergzabern, dove, nel parcheggio adiacente al negozio di alimentari SBK, decidiamo di pernottare. 
12 agosto
Dopo una nottata tranquilla, si riparte alla volta del Lussemburgo. Il tempo è sempre inclemente, ma non ce ne curiamo, almeno si viaggia al fresco. Riprendiamo la 427 e poi la 10 fino a Pirmasens, dove, curiosamente, riprende l'autostrada sempre con il numero 8 che si era interrotta a Karlsruhe. Il viaggio prosegue spedito (media 90 km/h, al nostro vecchiotto non chiediamo di più) fino al confine con il Lussemburgo, dove ci concediamo una puntatina a Schengen, la cittadina posta sul confine tra Lussemburgo, Francia e Germania resa celebre per il trattato europeo che favorisce la libera circolazione delle persone in quei Paesi europei che vi hanno aderito. La cittadina in sé non offre nulla di particolarmente interessante, e considerato il clima avverso, proseguiamo verso il Belgio servendoci dell'autostrada 13, dalla quale deviamo brevemente per raggiungere Dudelange, dove c'è un'area di sosta accogliente, che utilizziamo per pranzare e riposarci qualche oretta.
Riprendiamo il nostro avvicinamento al Belgio servendoci della A13 e N88 fino a Virton; da qui puntatina in Francia, appena di là dal confine, per visitare la basilica di Avioth, unica al mondo nel suo genere, per avere il portale di ingresso separato dalla basilica stessa. Utilizzando poi la D110 si rientra in Belgio ed in breve giungiamo all'abbazia di Orval, ovviamente sempre sotto la pioggia. Parcheggio proprio a ridosso dell'abbazia, cena e pernottamento in camper. 
13 agosto
Dedichiamo la prima mattina alla visita delle rovine dell'abbazia cistercense più significativa del Belgio, non senza passare dal negozio annesso ad acquistare una cassa della mitica birra prodotta dai monaci. Da Orval percorriamo la bella N88 fino a Florenville e quindi la piacevole N83 fino a Bouillon, dove ci siamo imbattuti nel pieno del festival medievale che si tiene qui ogni anno a metà agosto. Spettacoli, combattimenti, musica, artigianato, gastronomia, giochi e divertimenti, tutti dell'epoca medievale e tutti rigorosamente in costume. Meraviglioso! Nonostante la folla, abbiamo trovato posto all'area di sosta, malgrado qualche difficoltà di accesso causato dalla ressa. (Rue de la Poulie). Nel tardo pomeriggio ci spostiamo verso nord servendoci della N89, N899, N40 e N86 (strade ben percorribili, ombreggiate e scarse di traffico) giungendo ad Han sur Lesse con l'intenzione, domani, di visitare le grotte. L'area di sosta, in Rue de la Lesse, è comoda e confortevole. Passeggiata serale nel grazioso paese e prima (di una lunga serie, ahimè per la linea) degustazione di un cartoccio di "frites".   
14 agosto
Mattinata dedicata alla visita delle rinomate grotte e del bellissimo parco faunistico annesso. Si parte dal centro paese con un trenino e si entra nelle grotte, accompagnati da una guida, alla scoperta di meravigliose gallerie e sale, una più bella dell'altra. Alla fine della visita saliamo su un bus panoramico che ci porta all'ingresso del parco faunistico. Da qui, tramite sentieri, passerelle sospese, camminamenti, si possono ammirare in tutta sicurezza cinghiali, cervi, daini, linci, bisonti, lupi, orsi bruni... Fortunatamente stamattina e ieri il tempo ha dato tregua, ma dal pomeriggio riprende a piovere a dirotto. Riprendiamo quindi il camper e ci rimettiamo in marcia. Con la N836 e N86 ci dirigiamo verso Barvaux per visitare il leggendario labirinto nel mais, ma a causa del maltempo il campo di mais è un pantano, piove a dirotto, pertanto desistiamo e puntiamo su Durbuy, considerata la città più piccola del mondo. Sulla N833, prima di arrivare all'abitato, c'è l'area di sosta, isolata e tranquilla. Prima di pernottare, approfittando di una piccola tregua di Giove Pluvio, facciamo una piacevole passeggiata serale in centro.   
15 agosto
Ci risvegliamo con la pioggia (uff!), perciò la visita al parco dei bossi di Durbuy la rimandiamo ad un prossimo viaggio, partiamo alla volta della Brasserie d'Achouffe. Riprendiamo dunque la N833 passando da Hotton e, costeggiando l' Ourthe, La Roche en Ardenne; da questo grazioso paese prendiamo la N860 per visitare il belvedere des six Ourthes che però, purtroppo, troviamo in stato di totale abbandono. Quindi deviamo per la brasserie d'Achouffe. La visita alla birreria si effettua su prenotazione, non lo sapevamo, e per oggi e domani è tutto esaurito. Perfetto! Acquistiamo tre casse di questa sublime birra, una maglietta con il caratteristico gnomo, e puntiamo su Liegi. A Houffalize prendiamo l'autostrada A26, la A3, superiamo Liegi e ci serviamo dell'uscita 36 per raggiungere in breve il sito minerario di Blegny-Mine. All'interno dei cancelli del sito vi sono alcuni stalli di sosta per camper dove è possibile anche pernottare. Per noi non sarà necessario, il meteo non è buono, faremo solo la visita al sito minerario e ce ne andremo. La miniera di carbone di Blegny è un sito minerario di interesse straordinario, patrimonio Unesco dell'umanità. Si scende in gallerie a -30 e -60 con l'ascensore dei minatori, equipaggiati con elmetto e mantellina, alla scoperta dei macchinari, e condizioni di lavoro dei minatori, con dimostrazione di funzionamento delle apparecchiature. Sconvolgente scoprire in quali condizioni dovevano lavorare i minatori. Al termine della visita torniamo con l'autostrada A3 e A4 verso Namur, dop la città usciamo servendoci del raccordo n°14, costeggiamo la Meuse con la N92 fino ad Yvoir, dopodiché prendiamo la stupenda N971 fino all'abbazia di Maredsous, dove pernottiamo nel grande ed ombreggiato parcheggio antistante l'abbazia.     
16 agosto
La grande abbazia non è visitabile, lo sapevamo, ma un salto allo shop per l'acquisto di alcune birre non può mancare. Riprendiamo il nostro viaggio alla volta di Charleroi. Passiamo da Mettet, usiamo la N573, passiamo da Chatelet, Bouffioulx, e ci dirigiamo verso il Bois du Cazier di Marcinelle, nostra prossima meta. Le indicazioni non sono precisissime e piuttosto scarse, abbiamo girato un po' a vuoto prima di arrivarci, l'assenza del navigatore, in questo caso, ha pesato un pochino, ma sarà l'unica volta in tutto il viaggio. Il sito è straordinariamente importante, sia come polo museale, sia come luogo della memoria: in questa miniera, l'8/8/1956, perirono in un tragico incidente 262 minatori, di cui 136 furono italiani. La visita vale l'intero viaggio, specialmente per coloro, come me, che hanno avuto parenti o conoscenti (nel mio caso il papà) che hanno lavorato nelle profonde miniere del Belgio. Dopo la visita, abbiamo ripreso la marcia verso Bruxelles. Avremmo avuto in programma altre soste (Villers la Ville, Waterloo, Nivelles, Ronquieres, Seneffe), ma il tempo stringe, vogliamo anche fare un bel giretto in Olanda, quindi dobbiamo scremare. Con l'autostrada A54, A7, R0 ovest, uscita 7, raggiungiamo Grimbergen, dove sostiamo davanti al campo sportivo lungo la N202. Qui pernottiamo dopo una passeggiata nel centro della cittadina. Il tempo è sempre capriccioso, ma per ora non piove.  
17 agosto
Oggi si visita la capitale. L'autobus per Bruxelles ferma proprio davanti al parcheggio, comodissimo. La città è davvero bella, ordinata e tranquilla. Il nostro giro di visita tocca l'Eglise du Beguinage, santa Caterina, la statua di Zinneke Pis ossia il cane che fa la pipì (la città si caratterizza per alcune statue simpatiche), grand place, Manneken Pis, Jeanneke Pis, cattedrale di san Michele, birreria Delirium cafè, basilica del sacro cuore a Koekelberg, castello di Laeken, Atomium. Ovviamente sempre sotto una leggera pioggerellina. Al rientro in camper a Grimbergen la pioggia diventa più forte. Lasciamo il nostro parcheggio, prendiamo la A10 direzione Gent. A Gentbrugge, in Driebeekstraat, in un'area di sosta che non ci è piaciuta molto (rumorosa perché sotto il cavalcavia dell'autostrada, sporca) abbiamo pernottato.      
18 agosto
L'idea odierna è visitare Gent, ma piove a dirotto, ci passa la voglia e ripartiamo alla volta di Brugge, sempre servendoci della A10. Usciamo al raccordo n°9, prendiamo la N50 e raggiungiamo in breve l'area di sosta all'ingresso della città, comodissima. Il tempo concede una tregua, visitiamo la città sia di giorno, sia di sera. Semplicemente bellissima, soprattutto by night.  
19 agosto
Si riparte, breve sosta a Damme, poi via verso l'Olanda. N253, N61, N62, Tunnel sotto il canale della Schelde, e arrivo a Middelburg. La cittadina è molto graziosa, a pianta quasi stellare, circondata da canali. Abbiamo parcheggiato in una stradina residenziale (Julianastraat) e in un paio d'ore passeggiato pigramente per il centro. Ripreso il camper, preso la N663 per Veere, la diga Veerse Gatdam, subito dopo svoltiamo a destra verso l'area camper Zeeland, forse la più bella area camper di tutto il viaggio. Peccato solo che il Veerse Meer, che mi aspettavo balneabile, in realtà non sia così invitante.      
20 agosto
Prima meta odierna è il Delta Park, la più colossale opera anti tempesta del mondo, considerata una delle meraviglie del pianeta. Un sistema di dighe e paratie mobili, visitabili entrando nel cuore della diga, assolutamente imperdibile. Conclusa la visita in poco più di mezza giornata, riprendiamo la N57, la A15 che costeggia l'immenso porto di Rotterdam, città che ci è preclusa per via delle norme anti inquinamento (il nostro vecchiotto, Euro 1, non può nemmeno avvicinarsi), raggiungiamo l'uscita 22 per dirigerci ai mulini di Kinderdijk. Il parcheggio è nei pressi dell'ingresso, noi arriviamo verso sera e troviamo abbondanza di posto. La visita ai mulini col tramonto è indimenticabile. Pernottare qui è vietato, dunque decidiamo di portarci a Gouda. Percorriamo la A16, A20, uscita 18 a Moordrecht, N457, N207, parcheggio in Fluwelensingel dove pernottiamo.       
21 agosto
Il giro in città si risolve in qualche ora, ma è davvero interessante. Merita. Da Gouda prendiamo la A12 verso Utrecht, dove troviamo le restrizioni già viste a Rotterdam; tuttavia fino a Vleutenseveg riusciamo ad arrivare, parcheggiamo e in poco meno di mezz'ora a piedi raggiungiamo il centro. Piacevole passeggiare in centro, imperdibile la salita alla torre del duomo, la più alta d'Olanda, dalla cui sommità si riesce a scorgere anche la Capitale, distante più di 50 km, che raggiungiamo nel tardo pomeriggio. Servendoci della A2 e A9, uscita 6 Aalsmeer, N232 e N231 raggiungiamo il camping Het Amsterdamse Bos, tranquillo e confortevole, popolato da curiosi coniglietti che scorrazzano tranquilli tra i camper ed i bungalows. Gouda     
22 agosto
In circa 20 minuti di cammino si arriva alla stazione della metropolitana di Spinnerij, che comodamente ci porta in centro. Oggi incredibilmente c'è il sole e fa caldo. Amsterdam è una città che non ci è particolarmente piaciuta, forse le aspettative erano un po' troppo alte. Visitiamo la casa di Rembrandt, la decedente zona a luci rosse (è mattina, quindi i resti dei bagordi notturni sono ancora presenti, e non è un bel vedere), Oude Kerk, Dam, il museo delle cere, la casa di Anne Frank, il mercato dei fiori, Heineken Experience.    
23 agosto
Il tempo è tiranno, dobbiamo ripartire. Servendoci dell'A9 e A1, e dell'uscita n°14, prendiamo la bellissima stradina costiera che passa da Durgerdam per giungere a Marken. La strada è davvero stretta, gl'incroci con altri veicoli sono laboriosi, ma ne vale davvero la pena. Marken è un grazioso paese di pescatori, con case caratteristiche in legno, dove passeggiare tranquillamente è davvero piacevole. Il parcheggio (l'unico del paese, all'ingresso) è comodo. Avremmo desiderato visitare anche Volendam ed Edam, ma il tempo stringe, quindi puntiamo direttamente su Hoorn. La N247 è scorrevole, ed in breve giungiamo a destinazione. Parcheggiamo davanti alla stazione ferroviaria e ci concediamo un paio d'ore passeggiando tra le vie del centro, carino. Ripartiamo alla volta di Enkhuizen, per vedere il museo all'aperto, servendoci della N506, dalla quale si scorgono gli unici campi di fiori visibili in questa stagione. Arriviamo nel pomeriggio, e ci scontriamo ancora una volta con l'usanza olandese, dove qualsiasi attività chiude alle ore 17; sono le 16:20, ormai tardi per una visita, quindi decidiamo di tirare diritto; N302, N240, A7 e siamo sulla grande diga, l'Afsluitdijk. Breve sosta al punto panoramico, dove alcune tabelle esplicative raccontano la storia dell'eterna lotta di questo popolo contro la forza delle maree, e si prosegue. A7, A32, uscita n°7 (Steenwijk), N334 e giungiamo a Giethoorn, la città famosa per non avere strade carrabili. L'area di sosta Haamstede, in Kanaldijk, è bella e confortevole, anche se le recenti ed abbondanti piogge rendono il fondo un po' fangoso. La cittadina è davvero notevole, da visitare rigorosamente in barca. I noleggiatori sono numerosi, e i canali trafficati di navigatori decisamente impacciati; un'esperienza da ricordare, meritevole. Ormeggiata la barca, un giretto a piedi per ponticelli e viottoli, tra negozietti di formaggi e souvenirs.          
24 agosto
Il tempo a nostra disposizione scarseggia, le successive mete previste (Het Loo, parco De Hoge Veluwe) dobbiamo, ahimè, saltarle, non abbiamo più tempo. Con la N334 e N331 ci portiamo a Zwolle, dove riprendiamo l'autostrada. A50, ingresso in Germania con la E35 e tappa a Dusseldorf per visitare il Caravan Salon. E' la prima volta per noi, entriamo il giorno prima dell'apertura al pubblico con un pass espositori (oggi è aperto solo per gli addetti stampa), quindi ci godiamo gli stand in tranquillità. Un'intera giornata non basta per visitare approfonditamente tutta la fiera, ma noi ce la facciamo bastare.  
25 agosto
Il giorno del rientro. Memori delle condizioni dell'A8, decidiamo di stare più a nord percorrendo A45 e A3. A Wertheim (uscita n°66) decidiamo di fermarci per il pranzo e scopriamo, per puro caso, un'attrazione simpatica: Toppels Wedrehte Welt, una casetta rovesciata visitabile, dove tutto è all'incontrario: un mondo a testa in giù. Se passate di qua una visita di una mezz'oretta la vale. Poi A7 e rotta verso Ulm. Si fa tardi, non mi piace molto guidare col buio, quindi decidiamo di pernottare all'area sosta di Herbrechtingen.
26 agosto
Ultimo giorno di viaggio: A7, Fussen e... ancora non ho fatto un bagno!! Niente paura, deviazione da Reutte verso il Plansee ed ecco fatto! Bagno rinfrescante nel lago bellissimo. Ettal, Garmisch, le rampe ripidissime di Seefeld (occhio ai freni!), Innsbruck, Brennero e casa. Meraviglioso viaggio compiuto.    

              


 
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