Stamattina sveglia alle 7:30; il fiume in sottofondo ha conciliato il sonno e la notte è passata senza nessun intoppo; oggi colazione "standard" (caffè con latte e biscotti, the ecc) e partenza abbastanza presto per la prima passeggiata di riscaldamento. Le previsioni danno temporali nel pomeriggio e quindi ci limitiamo a prevedere solo qualcosa di "light" per rilassarci al pomeriggio. Seguendo il sentiero che costeggia il fiume si arriva Fa Cogne che dista circa 3 km da Lillaz. La passeggiata è veramente piacevole;
a Cogne giroliamo per il paese, qualche spesa, una puntatina in un localino molto carino e particolare (localino con arredamento rustico antico dove si può bere un buon tè, un buon caffè, leggere o scambiare un libro) e poi torniamo verso "casa". Il tempo regge e, dopo pranzo, io e Alessandra decidiamo di fare un'altra passeggiata visto che c'è ancora il sole. Andiamo quindi verso le cascate e mi dedico a fare un po' di fotografie.
Per tornare prendiamo un altro sentiero che riporta a Lillaz percorrendo un anello. Anche questa è una escursione breve che regala notevoli soddisfazioni. Attorno alle cascate ci sono numerosi punti di osservazione e sentierini che portano in vari punti dei corsi d'acqua. Volendo ci si può anche bagnare (l'acqua è gelata ma per i più coraggiosi...).
Tornati al camper, mentre i figli studiano, ci concediamo un po' di relax fino all'ora di cena.
Oggi gita vera: alle 7 ci svegliamo per prepararci all'escursione al lago delle Loie. Prendiamo il sentiero 13 (poi scopriremo che ci è andata di lusso) che segna una durata ti percorrenza di 2 ore e 45 minuti. Il percorso è bello, ricco di paesaggi mozzafiato con un alternarsi di brevi salite ripide e più o meno lunghi persorsi in salita molto più dolce. Addirittura sentiamo e poi vediamo le marmotte! Arrivato al lago, qualche foto, due panini e via, sul sentiero 12 che completa l'anello per tornare a Lillaz.
E qui capiamo che se avessimo percorso l'anello al contrario o addirittura fossimo saliti e scesi dal sentiero 12 avremmo faticato 7 camicie per non vedere i bei paesaggi che abbiamo visto sul sentiero 13. Infatti il 12 è per il 90% un salitone ripido nel bosco, massacrante ( io mi sono massacrato le ginocchia scendendo) e monotono (prevalentemente bosco). Scendendo incontriamo un sacco di gente che sale e, più o meno tutti, ci chiedono, speranzosi da un lato e timorosi dall'altro, quanto manca al lago. Consigliamo a tutti di tornare per il sentiero 13 per godersi i panorami. Ripagarsi la fatica fatta per salire.
Tornati al Camper ci laviamo e ci riposiamo un po'.
Oggi lasceremo Lillaz per spostarci in un'altra zona della Valle.
Sulle prime pensavamo di andare a Courmayeur, ma visto che abbiamo bisogno di lavare i vestiti e fare spesa "grande" decidiamo di fare tappa ad Aosta; in attinata, visto il bel tempo, decidiamo di fare una passeggiata a piedi a Cogne e da
lí ci dirigiamo verso Valnontey passando per il sentiero che costeggia il fiume.
Arrivati a Valnontey ci lasciamo tentare da un menu in un ristorante che offre menu con cibi caratteristici a prezzo fisso e ci fermiamo a mangiare (unico "strappo" della vacanza). Mangiamo prodotti tipici valdaostani e gustiamo il tutto con soddisfazione; le portate sono abbondanti e alla fine del pranzo siamo sazi.
Torniamo a Cogne e poi a Lillaz e ci prepariamo per partire. Arrivati ad Aosta ci dirigiamo verso il centro commerciale dove c'è la lavanderia a gettoni, facciamo lavaggio e asciugatura dei nostri vestiti e andiamo al campeggio Monte Bianco in direzione Sarre. Il motivo che ci induce ad inserire una tappa campeggio tra i le soste CS sta quasi esclusivamente nella disponibilitá di docce vere e spaziose. Nel nostro camper ci si lava ma non è cosí comodo.
Nel campeggio troviamo molta cordialità da parte dei gestori. Il Campeggio è pulito e ordinato. Unica "pecca" non ha un'area per lo svuotamento delle acque grigie e il gestore mi fa capire che in caso di estrema necessità mi potrebbe aprire un tombino per scaricare.
Partiamo verso le 10 per dirigerci verso Courmayeur; ci guardiamo in giro per vedere se intravediamo le aree camper trovate con la app di CamperOnLine. Ci portiamo al parcheggio del centro sportivo e ci portiamo a piedi in centro. È bello ma troppo pieno di gente. Decidiamo allora di provare ad esplorare le valli laterali (Val Veny e la Val Ferret) ma, troppo ripida la prima, troppo piena la seconda, decidiamo di tornare verso Aosta e provare la Valgrisanche.
La strada è un po' ripida e il nostro povero 1.9 td arranca un po' ma come al solito ci porta gloriosamente a destinazione. La ricerca del camper service è stata anch'essa un po' laboriosa: le indicazioni mandano da una parte, dall'altra vediamo un camper service pieno; tentiamo per l'indicazione e, passando per un cantiere che sembra ancora attivo e seguendo una strada piuttosto dissestata ci troviamo a sorpresa in un'area camper che scopriamo essere stata inutilizzata per 5 anni a causa dei lavori di demolizione parziale della diga di Beauregard (che dà il nome al camper service); non è ancora stato aperto ufficialmente e i camper presenti sono il mio e un altro. Un paradiso di tranquillità, stalli super abbondanti, blocco bagni con docce (purtroppo docce e acqua calda non sono attivi) spazi per pic-nic; insomma, una di quelle situazioni che si scoprono quasi per caso andando oltre alle apparenze. Nei giorni successivi l'area è stata ufficialmente riattivata, probabilmente a causa del fatto che l'altro camper service era sempre "over".
Nonostante questo, quest'area è cosí grande che non si ha per niente la sensazione di imbottigliamento tipica dei normali camper service.
In questi giorni ci fermiamo qui a Valgrisenche per fare qualche escursione e rilassarci un po'. Il 18 facciamo un giretto in paese e facciamo qualche spesa; compriamo al minimarket un pezzo di fontina (vera fontina valdaostana, squisitissima!!!) un pezzo di stagionato e un formaggio alle erbe di montagna, tutti da 10 e lode!
Al pomeriggio... relax totale
Il 19 facciamo una bellissima escursione al rifugio Plan de l' Epèe, 2 ore e mezza tra boschi di larici secolari e prati popolati da marmotte, chiesette alpine e resti di antiche costruzioni in pietra ormai diroccate. Vediamo anche una notevole quantita di funghi (boletus elegans) che al ritorno raccoglieremo per farci una bella pasta con i funghi a cena. Troviamo anche una "vescia" grossa come una mozzarella e bella soda che mangeremo cruda e affettata, condita con olio e sale.
La sera, dopo la squisita cena, ce ne andiamo a dormire stanchi ma soddisfatti della bella giornata trascorsa in questa valle molto meno turistica ma ben più vivibile e rilassante delle altre giá viste.
Oggi (20/08) facciamo un'altra escursione, più breve, alle "marmitte dei giganti", delle conche scavate dall'acqua nelle rocce. Circa un'ora e mezza dal camper service verso una delle frazioni più a valle (il ritorno sarà in salita); anche in questo caso approfitto per scattare parecchie fotografie al paesaggio che man mano ci circonda. Torniamo al camper che sono le 14 passate, pranziamo e poi ci rilassiamo, ognuno a modo suo. Quindi cena, film in compagnia e nanne. Domani lasceremo quest'oasi di pace e torneremo ad Aosta per una tappa alla lavanderia automatica e una spesa per rifornire la dispensa del camper. Poi il programma per i prossimi giorni è di visitare ancora qualche castello (mancano all'appello Bard, Verres, Issogne, Castel Savoia e Fenis) prima del rientro previsto per giovedì.
Come da programma ci portiamo ad Aosta e facciamo il bucato alla lavanderia automatica e la spesa alla Lidl (mentre aspettiamo che il bucato sia pronto)
Visto che la mattinata è andata per le commissioni, dopo il ciclo di asciugatura del bucato, pranziamo al parcheggio del centro commerciale che ospita la lavanderia automatica. Ci dirigiamo quindi a Fenis e Parcheggiamo nel CS, comodo per chi vuole visitare il castello. Gli spazi previsti per i camper sono veramente stretti, hanno dimensioni di parcheggi da auto. Se dovesse essere pieno la convivenza tra più camper risulterebbe un po' difficoltosa, tuttavia i camper riescono a disporsi ogni due parcheggi e in questo modo non ci sono problemi. Utile comunque per una tappa di scarico acque grigie/pernottamento o semplicemente parcheggio. Ci dirigiamo verso castello. Ci assegnano al gruppo guidato delle 16:15 lasciandoci il tempo per una passeggiata attorno al castello. Prima di tornare al campeggio ci "arrampichiamo" su un colle dove c'è un castello meno famoso ma di cui si dice molto brne, il castello. Di Cly presso Saind Deny; purtroppo non possiamo visitarlo in quanto, essendo Lunedì è chiuso. Ripartiamo quindi alla volta di Saint Vincent dove c'è il campeggio presso cui passeremo la notte. Ceniamo, ci facciamo una bella doccia e andiamo a dormire.
Oggi il programma è intenso: castelli di Verrès, Issogne e Bard e tappa a Arnad per comprare qualche prodotto tipico Valdaostano. A Arnad c'è anche il CS presso cui ci femeremo a dormre.
Partiamo quindi alla volta di Verrès, sempre su un colle (il povero 1.9 td classe '91 ci trasporta fedelmente ed eroicamente su per i vari colli e valli della Val d'Aosta come un mulo instancabile) dove visitiamo il bel castello che ha la struttura della fortezza per la difesa. Molto bello. Finita la visita ci dirigiamo verso Issogne dove visiteremo ancora in mattinata il castello. Bello anch'esso. Ogni castello ha la sua storia e le sue peculiaritá ed il fatto che sono visitabili a prezzi "umani" consente di visitarne il più possibile vivendo una specie di "viaggio nel tempo".
Finita la visita ci dirigiamo verso Bard dove c'è l'omonimo e famoso forte. Purtroppo questa meraviglia (l'impatto di questo forte mentre lo si avvicina è davvero notevole) non è visitabile come gli altri castelli, ovvero con visita al forte ed eventuale guida, ma ospita varie mostre temporanee e non. C'è comunque la possibilità di seguire un percorso guidato (a pagamento) alle prigioni del forte dove un allestimento di foto, ricostruzioni e video raccontano la storia del forte ed alcuni passaggi storici importanti o legati ad importanti personaggi della storia (Cavour, Napoleone, l'architetto che ha ricostruito il forte eseguendo appassionati studi storici e filologici sulle origini del forte ormai diroccato).
Alla fine, tra il tragitto per raggiungere il castello, la visita e il ritorno dalla strada pedonale sull'altro versante, è arrivato il tardo pomeriggio. Ci dirigiamo verso Arnad per andare al CS e, procedendo in direzione Torino->Aosta, prima di arrivare al CS, sulla sinistra vediamo uno spaccio di prodotti tipici valdaostani e ci fermiamo per comprare regali souvenires gastronomici, (lardo di Arnad, mocetta, fontina e tome varie, farina di mais e grano saraceno, torcetti ecc.) sempre graditi da parenti, amici e dai sottoscritti. Andiamo quindi al CS e prepariamo la cena mentre i ragazzi studiano. Ceniamo e andiamo a dormire.
Oggi ci porteremo nella valle di Gressoney dove visiteremo il Castel Savoia. Prima di imboccare la strada che ci posterà nella valle decidiamo di ripassare allo spaccio, un po' perchè parte dei suovenires sono già stati consumati, un po' perchè sono proprio buoni e vorremo farne una piccola scorta. Ci dirigiamo quindi verso Gressoney Saint Jean dove cercheremo il CS segnalato su camperonline. Trovato il CS, paghiamo (solo monete) per 24 ore. Purtroppo lo scarico del WC chimici è intasato. Chiamo il comune per avvsare del disservizio, una voce gentile mi ringrazia e dopo meno di mezz'ora arrivano gli incaricati del comune. Apprezzo la solerzia ma la mia ammirazione si esaurisce quando, passando davanti allo scarico, vedo un cartello "fuori servizio" senza ulteriori specificazioni. Resterà lì fino alla nostra partenza il giorno successivo.
L'orario è adatto per cucinare qualcosa, ci facciamo una bella polenta in cui scioglieremo qualche pezzo di formaggio, il tutto prveniente dallo spaccio di cui sopra.
Qualche affettato e un po' di insalata compretano il nostro ultimo pranzo in questa bellissima regione. Dopo pranzo c avviamo a piedi sul sentiero n. 1 che, passando tra bosco e pascoli, conduce al castello che vistiamo di lì a una mezz'ora. Nonostante il castello sia di recente fattura (1899-1904) è molto bello e caratteristico anche per le soluzioni tecniche e architettoniche molto all'avsnguardia, considerando il periodo in cui è stato costruito.
Al ritorno scampiamo per un pelo un acquazzone che ci coglie mentre siamo seduti al bar che si trova all'inizio del parcheggio dove gustiamo delle belle coppe di gelato, a parte Elia che opta per un cheesebourger.
Anche la valle di Gressoney ci lascia un forte desiderio di tornare ad esplorarla più a fondo, come del resto tutti i posti che abbiamo visto nei giorni precedenti.
Alla fine di questa vacanza, che oltrettutto è stata una decisione dell'ultimo momento, siamo contenti perchè: abbiamo trovato una regione italiana che, in fatto di accoglienza per i camper non ha nulla da invidiare a Francia e Germania o ai paesi in cui ormai l'accoglienza è data per scontata; abbiamo visto castelli (tanti e tutti con visita guidata) e musei a costi "umani"; abbiamo visto paesaggi meravigliosi che offrono un'infinità di escursioni a tutti i livelli di difficoltá; abbiamo mangiato cose buonissime; siamo stati al fresco mentre a casa (Brescia e provincia) c'erano quasi 40 gradi; insomma, una vacanza da 10 e lode.